L’analisi del progetto dell’impianto, oltre che una verifica delle caratteristiche del sito dove deve essere realizzato l’impianto, è la base di partenza di una corretta esecuzione, e corretta posa, di un impianto antincendio.
La verifica delle stringenti norme vigenti in corso di validità è il secondo passaggio fondamentale per poter ottenere il CPI, Certificato Prevenzione Incendi rilasciato dall’Ente competente, al termine della realizzazione.
La verifica del classamento REI – classe di resistenza al fuoco in funzione del tipo di attività che si svolge, è da considerarsi basilare sia in fase di progettazione che realizzativa poiché i materiali da utilizzare devono essere adeguati al tipo di impianto antincendio che si realizza.
Nel caso di uno stabilmento industriale, per esempio, in base al REI progettuale si devono scegliere le tamponature della struttura, i tegoli di copertura, le porte tagliafuoco, di corrispondente valore.
Il montaggio del gruppo di pressurizzazione, la posa delle tubazioni, l’inserimento degli idranti nei luoghi deputati, la messa in opera del vascone di accumulo dell’acqua, sono gli elementi essenziali della realizzazione di un impianto antincendio.
Particolare cura, ribadiamo, deve essere posta nella scelta dei materiali impiegati: tutti i componenti devono essere prodotti certificati.
È di fondamentale importanza, al fine del conseguimento dei nulla osta necessari all’utilizzo una volta terminato l’impianto antincendio, che tutte le fasi di esecuzione dell’opera siano seguite con scrupolo e scelte corrette.
La costruzione in muratura del locale atto contenimento del/dei gruppi di pressurizzazione e la realizzazione delle scale di sicurezza/antincendio è stato un ulteriore campo nel quale ci siamo cimentati a completamento degli impianti realizzati.